FALLOUT 3, recensione a cura di Vale93ba

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view post Posted on 13/2/2009, 14:56
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UN 'UMANITA' IN GINOCCHIO
Ambientato intorno al 2277 con un piccolo prologo che prende il via circa 19 anni prima, Fallout 3 è la perfetta rappresentazione di un drammatico futuro post-atomico dove l'umanità ha rischiato l'estinzione a causa di un'improvvisa e fulminea guerra nucleare scatenata dall'uomo nel 2077. Fino a pochi anni prima del terrificante avvenimento, il genere umano raccontato nel gioco era ancora in un pieno boom economico conseguente a una peculiare evoluzione tecnologica da sempre marchio di fabbrica della serie. Se da una parte infatti troviamo robot servi senzienti, macchine volanti e ogni tipo di comodità, dall'altra l'umanità rappresentata è rimasta ancorata alle scelte stilistiche, architettoniche e di costume degli anni '50 e '60 del ventesimo secolo. Cartelloni pubblicitari, arredamenti, look, ogni cosa ha uno stile tipico del secondo dopoguerra e persino i computer sembrano essere rimasti bloccati in termini di evoluzione tecnologica, fermi ancora ai terminali a fosfori verdi con menù e interfacce a linea di comando.
Una volta superato l'originale e stimolante tutorial all'interno del Vault 101, casa di diverse generazioni di sopravvissuti all'olocausto. In questo bunker il nostro avatar nascerà e, soltanto a livello teorico come recita la voce narrante all'inizio del gioco, dovrà morire, essendo il Vault sigillato dall'interno e vero e proprio ecosistema a sé stante dove nessuno può entrare nè uscire.
Il gioco si apre quindi con una serie di flashback che guidano il giocatore alla trama che fa da sfondo a tutta la vicenda e parallelamente lo guidano con mano nella geniale creazione del personaggio. Nei primi istanti del gameplay vedremo nostro padre, con il viso coperto dalla mascherina sterile, tirarci fuori dal ventre di nostra madre durante il parto; potremo quindi scegliere il sesso del protagonista e immediatamente dopo la proiezione adulta delle sue fattezze fisiche. Quindi muoveremo i primi passi gattoni aiutati dal nostro genitore rimasto vedovo e, grazie a un piccolo libro illustrato che ci ricorda quanto siamo S.P.E.C.I.A.L.(i) potremo scegliere le nostre statistiche base. Questo primo acronimo (S per forza, P per percezione, E per stamina, C per carisma, I per intelligenza, A per agilità e L per fortuna), rappresenta infatti le caratteristiche del personaggio perchè, diciamolo da subito, Fallout 3 ne ha subite veramente poche di semplificazioni per andare incontro a un pubblico meno smaliziato e casual tipico delle console: resta a tutti gli effetti un gioco di ruolo. Altri flashback ancora ci guideranno a svolgere il test G.O.A.T. che ci fornirà validi indizi sulle professioni più indicate al nostro stile di gioco attraverso un vero e proprio test attitudinale che potrà comunque essere manomesso per selezionare manualmente gli attributi delle skill disponibili in gioco (sono 13 nel gioco e vanno dalla competenza nella armi, alle abilità nel parlare e nel trattare, per arrivare fino alla medicina e alla scienza). E, di punto in bianco, per il susseguirsi di eventi di cui saremo praticamente solo spettatori, ci ritroveremo nel pieno di una fuga e, improvvisamente, abbagliati dalla luce di un mondo che tutti, nel claustrofobico Vault 101, davano per desolatamente devastato.
Per quanto liberi, avremo comunque un’etica cui attenerci durante il gioco. Vedere il karma che crolla a picco dopo aver compiuto un’azone spregevole non è proprio il massimo, ma l’importante sarà acquisire una propria identità in base alla quale cambierà il modo in cui gli NPCs interagiranno con noi. Le scelte fatte si ripercuoteranno inevitabilmente sul finale, arricchito da una pletora di ending-scenes diverse a seconda delle quest che avremp portato a compimento; un’ulteriore incentivo alla rigiocabilità, già “gonfiata” dall’eccelsa qualità del titolo.
Quanto alle fasi di gioco vero e proprio, potremo scegliere tra una cinematografica inquadratura in terza persona e una, più immersiva, in prima; certo è che, durante i combattimenti, sarà pressoché inevitabile passare all’inquadratura in soggettiva, ed ecco che ci troveremo per le mani una specie di FPS dalla profondità notevole; di fatto, comunque, spesso ripudieremo l’azione dura e pura per ripiegare sul VATS (Vault-Tec Assisted Targeting System), un sistema, alimentato da action points, di puntamento automatico di specifiche parti del corpo del nemico; In questi frangenti il gioco mostra un tasso gore inaspettato, con arti smembrati che volano e fiotti di sangue a iosa.

CONCLUSIONI:
Fallout 3 è il modello perfetto di RPG “alla occidentale”. Oltre a questo, è un gioco impeccabile sotto il profilo del gameplay, equilibrato e vario, e dal punto di vista tecnico, a dir poco ammaliante. Ode a Bethesda per aver ridato vita ad un franchise da anni morto e sepolto.

VOTO FINALE: 9.5
ed è tutto per oggi qui da Vale93ba!
 
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kane112esimo
view post Posted on 13/2/2009, 15:43




Grandissimo gioco e accurata recensione, cito solo che il completo doppiaggio seppur in italiano non è fantastico nè come recitazione nè come traduzione :(
 
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1 replies since 13/2/2009, 14:56   58 views
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